Mutui Inpdap per insegnanti 2024: i requisiti necessari
I mutui Inpdap per insegnanti pubblici o statali permettono di ottenere finanziamenti molto vantaggiosi per un’ampia gamma di necessità: per ristrutturare la propria casa, pagare le spese condominiali straordinarie o per installare impianti per la produzione di energia rinnovabile.
Per richiedere il finanziamento a tasso agevolato, gli insegnanti pubblici o statali devono possedere determinati requisiti, quali:
- essere dipendenti di una scuola pubblica o statale;
- essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
- essere titolari di una cattedra a tempo indeterminato da almeno quattro anni.
La richiesta del prestito può essere inoltrata solo per via telematica, tramite l’area riservata dell’INPS- Gestione Ex Inpdap.
Chi eroga il mutuo Inpdap per insegnanti?
Il mutuo Inpdap per la ristrutturazione casa può essere erogati dall’INPS ex INPDAP o da un banca convenzionata.
Nel primo caso viene definito pluriennale diretto, se estinto in cinque anni o dieci anni. Il tasso nominale annuo è del 3,5%, a cui vanno aggiunte le spese amministrative dello 0,5%.
Se invece il prestito viene richiesto dall’insegnante con un istituto creditizio convenzionato con l’ente, il tasso di interesse potrebbe subire un aumento. In base al prestito pluriennale richiesto (cinque o dieci anni), l’insegnante dovrà estinguere il finanziamento in 60 o 120 rate mensili.
Come effettuare la domanda?
Se si dispone di questi specifici requisiti, l’insegnante per poter richiedere il prestito per la ristrutturazione, il risanamento conservativo o il restauro della casa deve allegare alcuni documenti:
- l’atto di proprietà o di nuda proprietà dell’immobile;
- la dichiarazione del direttore dei lavori che dimostri l’inizio delle opere di ristrutturazione;
- la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o della DIA (Denuncia di Inizio Attività);
- le copie delle fatture di spesa preventivate per l’acquisto di materiali o di impiego di manodopera.
Per gli insegnanti l’importo massimo concesso è di 100.000 € rimborsabili tramite prelievo di un quinto sulla propria busta paga.