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Mutuo INPDAP per matrimonio figlio

Mutuo INPDAP per matrimonio: ecco di cosa si tratta

Grazie all’INPS Gestione Dipendenti Pubblici ex-Inpdap è ora possibile effettuare prestiti per sostenere le spese delle nozze del proprio figlio. Per essere sempre presenti nella vita dei propri familiari questo mutuo è un’ottima occasione per aiutare a realizzare il sogno di chi vuoi bene.

Grazie alla sicurezza dei mutui Inpdap è possibile ricevere una linea di credito accompagnata da tassi minimi, garanzie assolutamente non gravose e agevolazioni per i clienti in maggiore difficoltà. Vediamo da vicino cos’è un mutuo ex Inpdap e tutte le sue caratteristiche.

Essenzialmente si parla di un prestito al solo scopo di utilizzo nelle nozze dei figli e rivolto verso coloro che sono dipendenti o pensionati pubblici e statali iscritti alla Gestione ex-Inpdap. Ha una durata pluriennale ( in questo caso quinquennale) concessa sia dall’Inps che dall’istituto di previdenza, in ogni caso è necessario possedere degli adeguati requisiti e si fa riferimento a spese quali:

  • fiori e allestimenti vari;
  • catering;
  • viaggio di nozze;
  • banchetti;
  • abiti;
  • noleggio auto;
  • bomboniere;
  • affitti vari per location e altro;
  • cerimonia religiosa.

Quali sono requisiti necessari per fare richiesta del mutuo INPDAP

La richiesta per il mutuo in questione può essere fatta da coloro che sono dipendenti pubblici e statali o che lo sono stati e quindi in pensione. Per reclamare il prestito il cliente non deve contemporaneamente avere aperto ulteriori finanziamenti in corso.

Come abbiamo accennato prima chi ha la necessità di attingere piccole spese come un elettrodomestico il prestito non è valido, in questo caso. Inoltre coloro che necessitano di questo finanziamento deve avere un figlio appena sposato o in procinto di sposarsi, se anche il figlio è un dipendente pubblico o statale questo mutuo può essere richiesto da entrambi i richiedenti.

Vi sono inoltre altri requisiti che sono necessari per l’erogabilità del mutuo Inpdap e riguardano l’iscrizione e il costante versamento dei contributi atti ad alimentare la gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Il richiedente deve aver maturato un servizio di almeno quattro anni nel pubblico impiego con un contratto a tempo indeterminato o determinato da 36 mesi.

Per quanto riguarda la parte burocratica e quindi la documentazione, è necessario possedere diverse certificazioni affinché venga erogato il mutuo Inpdap:

  • certificazione della residenza italiana;
  • documento d’identità sia del genitore che del figlio in corso di validità;
  • documento che attesti la somma del reddito (e l’appartenenza alla provenienza sociale);
  • la busta paga più recente nel caso dei dipendenti o il cedolino della pensione per gli ex dipendenti;
  • documentazione che attesti le nozze imminenti o già compiute (in questo caso basta il semplice certificato erogato dal comune);
  • autocertificazione dello stato della famiglia e quindi il rapporto di parentela dei vari membri;
  • certificato medico che attesti la salute del richiedente;
  • ulteriori garanzie e note di credito.
  • La richiesta può essere effettuata solo per via telematica nel sito dell’Inps.

Qual è la somma del prestito che il richiedente può ricevere?

Il mutuo ex Inpdap per aiutare i propri figli è sinonimo di convenienza poiché ti aiuta a ricevere del credito a spese minime.

L’importo oscilla da un minimo di 5.000 euro ad un massimo di 16.000, è quindi logico che chi vuole richiedere una cifra elevata deve calcolare che i tempi di restituzione sono molto lunghi.

Anche nel caso in cui sia il genitore che il figlio dipendenti o ex dipendenti statali vogliano richiedere il prestito è necessario seguire la procedura di richiesta e ottenere un cifra che non superi comunque i 16.000 euro.

Questo mutuo Inpdap è abbastanza vantaggioso poiché mantiene livelli ridotti di tassi di interesse rispetto alla concorrenza del mercato, il suo è del 3,5 percento con una ritenuta dello 0,5 percento relativa alle spese di amministrazione. Da calcolare alle rate del prestito c’è il premio della copertura assicurativa obbligatoria, ovvero l’importo delle rate non può superare il valore di un quinto dello stipendio o della pensione.

Il mutuo deve essere restituito il 60 rate mensili, essendo un prestito quinquennale, con trattenuta diretta sullo stipendio o sulla pensione. E’ consigliato controllare sempre il taeg (tasso annuo effettivo globale), il quale dovrà essere obbligatoriamente inserito nel contratto del prestito.

Perché conviene il mutuo Inpdap? Affidabilità e sicurezza

L’Inpdap non necessita di un garante o altre garanzie particolari perché conserva una somma del suo capitale dedicata proprio a concedere questo tipo di finanziamenti ai propri clienti. In conseguenza a ciò diventa lui stesso il garante del prestito.

A seconda della disponibilità dei fondi e della liquidità l’Inpdap concede i mutui in questione con un’erogazione diretta e con a proprio carico e rischio politiche e condizioni.

Nel caso in cui l’Inpdap non dispone in un dato periodo di fondi si avvale automaticamente di fondi bancari esterni che in passato ha avuto delle convenzioni, in questo modo essi possono erogare prestiti personali (in questo caso un mutuo familiare) secondo le politiche che meglio soddisfano l’Inpdap. Rispetto alla prima erogazione questa viene chiamata erogazione indiretta.