Sono disponibili diverse durate del mutuo inpdap in base alle caratteristiche del mutuatario ed alle sue esigenze. Per durata del mutuo si intende la tempistica prevista per il rimborso e la scadenza del piano di ammortamento.
Durata del Mutuo Inpdap
Per i destinatari del mutuo Inpdap, siano essi dipendenti o pensionati, le scadenze disponibili sono a cinque, dieci, quindici, venti, venticinque e trenta anni; queste scadenze sono tutte disponibili per i richiedenti che hanno un’ età inferiore ai sessantacinque anni.
Se invece il futuro mutuatario ha un’ età superiore al limite dei sessantacinque anni la scadenza massima disponibile del piano di ammortamento è quella di quindici anni. Nel caso il richiedente abbia un’ età superiore ai settanta anni la scadenza massima sottoscrivibile sarebbe quella di cinque anni, salvo indicazioni nel senso opposto.
Variazione della durata del mutuo ex Inpdap
Così come per le altre caratteristiche del mutuo, il richiedente può chiedere la rinegoziazione del mutuo ex Inpdap in essere al fine di variare la durata in base alle proprie esigenze, dovendo comunque sottostare ai requisiti richiesti per il suo profilo.
Per poter ottenere la rinegoziazione infatti il mutuatario non deve risultare moroso ovvero deve aver onorato puntualmente tutte le rate richieste e congiuntamente deve essersi verificato un evento imprevisto ed imprevedibile come può essere la malattia che comporti una riduzione della capacità economica del mutuatario o coniuge, decesso titolare del contratto di mutuo o coniuge, calamità naturali che influenzano la vita degli interessati e le condizioni dell’ immobile, perdita del lavoro dei sostenitori economici dell’ ambito famigliare o ancora eventuale morosità incolpevole comunicata e accertata presso gli enti preposti.
La domanda di rinegoziazione, in questo caso specifico riguardo la durata del mutuo Inpdap, deve essere indirizzata al direttore dell’ Inps che darà riscontro entro 30 giorni al richiedente comunicando il responso positivo o negativo all’ interessato, una volta verificata la sussistenza di tutti i requisiti necessari.
La durata del mutuo agevole riservato ai dipendenti e pensionati pubblici iscritti all’ ex Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’ amministrazione pubblica può essere “variata” direttamente e semplicemente, in caso di disponibilità economica, saldando il restante ammontare del mutuo e riscattandolo nella sua totalità compiendolo di fatto ed adempiendone tutti gli obblighi relativi.
L’ estinzione anticipata del debito residuo può essere sia parziale che totale e non sono previste more decidendo di esercitare questa facoltà.
Sospensione delle rate mutuo Inpdap
Come è ben noto il contratto di mutuo prevede a fronte dell’ erogazione del credito tutta una serie di obblighi da parte del beneficiario, a garanzia del pagamento e dell’ obbligo di onorare il debito. Sono previste alcune clausole che “favoriscono” il debitore in caso di variazioni delle condizioni rispetto alla sottoscrizione in particolar modo dal punto di vista economico, per permettergli di continuare a pagare le rate o comunque rimandarne i pagamenti senza risultare moroso in periodi di particolare difficoltà.
Infatti è prevista la sospensione delle rate per un massimo di due mesi in particolari e sfortunate condizioni, così come avviene per la richiesta di rinegoziazione del mutuo. La sospensione generalmente viene concessa in situazioni difficili come possono essere la perdita del lavoro da parte del mutuatario o coniuge, malattia debilitante che ne riduce la capacità contributiva, morosità incolpevole conclamata, morte o calamità naturali che interessino l’ immobile.
La sospensione va richiesta tramite domanda da indirizzare al responsabile del procedimento presso l’ ente di riferimento. Entro trenta giorni verrà inviato il responso positivo o negativo, comprensivo delle motivazioni che hanno portato a tale decisione.
La sospensione della rata comporta comunque un costo che viene calcolato nell’ 1% in più rispetto al tasso semplice praticato ordinariamente. Tale tasso deve comunque ed in ogni caso risultare inferiore a quello usurario calcolato ed indicato trimestralmente dalla Banca d’ Italia.
Successione del Mutuo Inps
In caso di morte del destinatario del mutuo agevolato ex Inpdap prima del termine dello stesso, esso viene trasferito in capo al coniuge o, in difetto di esso, ai figli. In ogni caso potrà essere trasferito soltanto ad un facente parte del nucleo famigliare. Per effettuare la successione sarà necessario seguire le norme previste in questa casistica dal documento dell’ Inps.
Modalità di pagamento del mutuo ex Inpdap
In conclusione, le scadenze del mutuo variano da breve, a medio ed a lungo termine con possibilità di scelta anche di tempistiche intermedie. I pagamenti rateali devono avvenire mediante MAV ovvero bollettini precompilati inviati al debitore in qualità avviso di pagamento.
Il bollettino precompilato contiene già tutte le informazioni necessarie principali quali intestatari, la somma da pagare, la scadenza e la causale.
Attualmente il Mav deve essere scaricato e stampato autonomamente dal sito dell’ Inps in quanto non viene più spedito a casa del mutuatario. Chi invece non è avvezzo all’ online può richiedere direttamente al proprio ufficio di competenza il MAV da pagare.