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Mutuo INPDAP per consolidamento debiti

Quando si parla di mutui Inpdap ci si riferisce ai mutui agevolati per i dipendenti pubblici o pensionati di enti pubblici ex Inpdap. Dal 2012, con la legge di stabilità, l’INPS ha preso in carico tutta le gestione dell’ex Inpdap, compresa la gestione dei mutui e prestiti.

Il mutuo ipotecario: parti e condizioni per la richiesta

Si tratta di un vero e proprio mutuo ipotecario richiesto per acquisto, ristrutturazione o manutenzione prima casa o per l’acquisto o costruzione di un garage. Non può essere erogato per l’acquisto della seconda casa o se la ristrutturazione, acquisto, manutenzione della prima casa riguarda un alloggio di lusso che deve, in ogni caso, essere di proprietà esclusiva del dipendente statale che lo richiede, non può essere cointestato.

Lo stesso vale per l’acquisto o costruzione del posto auto che deve essere di pertinenza della prima casa non di lusso, di sola proprietà del richiedente. Viene richiesta come garanzia l’ipoteca sull’immobile.

Le parti interessate sono: il richiedente, in qualità di dipendente pubblico che ha maturato un anno di anzianità e che abbia al momento della richiesta un contratto a tempo indeterminato oppure che sia pensionato uscente da un ente pubblico, e il contraente, cioè l’INPS che erogherà il mutuo. I dipenditi richiedenti devono essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali da almeno un anno.

Requisiti, vincoli e obblighi per la richiesta e concessione del mutuo Inpdap

Sono molti i vincoli e requisiti che il dipendente e il relativo immobile devono avere per poter accedere al mutuo Inpdap. Come già indicato, la richiesta per costruzione, acquisto o ristrutturazione prima casa deve riguardare un immobile che non sia di lusso e che risulti libero, disponibile e non gravato da garanzie reali quali ipoteca o pegno. Deve trovarsi sul territorio italiano e i componenti del nucleo familiare devono trasferirvi la residenza.

Per nucleo familiare si intende il richiedente, il coniuge non legalmente separato e i figli, sia minorenni che maggiorenni fiscalmente a carico.
Ci sono delle eccezioni che riguardano la clausola della prima casa: il richiedente o i suoi familiari siano già proprietari di abitazioni gravate da diritti reali di godimento quali usufrutto o abitazione.

Inoltre potrebbe richiederlo un dipendente già in possesso di una casa che ha dovuto lasciare per provvedimenti giudiziali in caso di separazione dal coniuge o se la sua proprietà è inagibile per calamità naturali. E’ inoltre possibile richiedere il mutuo anche nel caso il dipendente sia in possesso di una parte di un altro immobile in comproprietà e voglia rilevare le quote per ottenerne il possesso esclusivo.

Non è possibile far richiesta di mutuo Inpdap se il totale annuo delle rate supera la metà del reddito complessivo annuale del nucleo familiare, calcolato sulla documentazione fornita relativa all’anno precedente a quello della richiesta. Il mutuo cointestato è possibile nel solo caso in cui entrambi i coniugai siano dipendenti statali.

Durata e importo

La durata varia in base all’età del richiedente; non è comunque possibile superare i 30 anni. Dai 65 anni compiuti la durata non potrà essere superiore ai 15 anni.

Per quanto riguarda l’importo, il massimo richiedibile è di 300.000,00€ per l’acquisto, costruzione in proprio, completamento o ampliamento su un territorio di proprietà della prima casa.

Se viene richiesto per ristrutturazione, manutenzione ordinaria o straordinaria, l’importo massimo è non superiore al 40% del valore della casa su perizia INPS e comunque senza superare l’importo massimo di 150.000,00€.

Per quanto concerne l’acquisto o costruzione box, la cifra massima richiedibile non sarà superiore a 75.00,00€. In qualsiasi caso l’importo massimo richiedibile non può superare il 100% del valore dell’immobile o prezzo di acquisto.

Tasso di interesse e piano di ammortamento

Il tasso di interesse applicabile può essere di due tipi: fisso o variabile. Il tasso fisso viene calcolato in base al loan-to-value e alla durata del finanziamento. Il tasso variabile vien calcolato semestralmente con riferimento al 30 giugno e 31 dicembre.

Il piano di ammortamento applicato è il così detto alla francese, con rate di importo costante e una quota di interessi in base al tasso prescelto. Le rate sono semestrali, prevedono quindi due pagamenti all’anno.

Come qualsiasi altro mutuo anche il mutuo Inpdap prevede costi e spese di gestione da pagare anticipatamente riferite all’iscrizione ipotecaria, notarili e altro.

Ipoteca, assicurazione e graduatoria

Come garanzia l’INPS iscrive sull’immobile o terreno un’ipoteca di primo grado e solo nel caso in cui una volta terminato il periodo di ammortamento il mutuo non sia ancora estinto, l’ente iscriverà sull’immobile un’ipoteca di secondo grado.
Il valore dell’ipoteca sarà due volte l’importo della somma richiesta.

E’ fatto obbligo per il dipendente di fare un’assicurazione sull’immobile in oggetto e di farne immediata comunicazione al contraente, con decorrenza il primo giorno di concessione del mutuo fino alla sua risoluzione. L’importo sarà quello indicato sulla perizia dei tecnici INPS.
Sono attivabili anche assicurazioni facoltative che salvaguardano il contraente in caso di malattie o infortuni.

I mutui  Inpdap o ex Inpdap vengono concessi in base alla disponibilità dei fondi che ogni anno vengono destinati dall’INPS nel bilancio annuo.
Queste disponibilità vengono ripartite tra le regioni ogni quadrimestre e se non completamente utilizzate rimangono a disposizione del periodo successivo. Non è quindi possibile avere la certezza di ottener un mutuo nei tempi desiderati. Le richieste non evase verranno inserite in una graduatoria regionale.

Sono soggette a graduatoria anche le richieste di surroga.