Cos’è il mutuo ex Inpdap?
L’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti della Pubblica Amministrazione (INPDAP) erogava ai propri iscritti (dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione) servizi e prestazioni tra cui mutui ipotecari edilizi a tasso agevolato (i cosiddetti mutui INPDAP).
L’INPDAP non esiste più come istituto a sé stante in quanto è stato assorbito dall’INPS (Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale) a seguito della riforma operata dal governo Monti nel 2012: gli iscritti all’INPDAP sono confluiti Gestione Dipendenti Pubblici, all’interno dell’INPS.
Dal 2012, quindi, è l’INPS che si fa quindi carico di erogare i servizi e le prestazioni precedentemente erogate da INPDAP: in questo senso, per “Mutuo INPDAP” (o per “Mutuo ex INPDAP”) si intende un mutuo ipotecario edilizio a tasso agevolato erogato da INPS a dipendenti e pensionati precedentemente iscritti ad INPDAP.
Il mutuo INPDAP è un mutuo ipotecario edilizio a tasso agevolato finalizzato alla costruzione, all’acquisto o alla ristrutturazione della prima casa del mutuatario e del suo nucleo familiare oppure di un garage o di un posto auto.
Il tasso del mutuo INPDAP è stabilito sulla base di criteri di calcolo definiti dal Presidente dell’INPS.
Requisiti per la presentazione della richiesta di mutuo
Per poter fare domanda per la concessione di un mutuo INPDAP, il soggetto, che deve essere iscritto alla Gestione Dipendenti Pubblici (deve cioè essere un dipendete della Pubblica Amministrazione), deve presentare (online, sul sito internet dell’INPS) apposita domanda entro i termini previsti dal bando.
Perché la domanda possa essere ammessa, il richiedente inoltre deve rispettare una serie di requisiti principalmente relativi alle caratteristiche dell’immobile oggetto del mutuo.
Durata massima e importo massimo
La durata massima ammissibile per un mutuo ex INPDAP è basata sull’età del soggetto richiedente: per i dipendenti e i pensionati della Pubblica Amministrazione che, al momento dell’avanzamento della domanda, hanno meno di 65 anni compiuti, il mutuo può avere una durata di 10, 15, 20, 25 o 30 anni; per chi invece ha già compiuto i 65 anni, il limite massimo non può essere superiore a 15 anni.
L’importo massimo che può essere richiesto (e concesso) per un mutuo INPDAP è legato alla finalità del mutuo medesimo: se viene richiesto per l’acquisto o la costruzione di un immobile, l’importo erogabile può essere al massimo di 300.000 Euro; in caso di ristrutturazione di un immobile è pari al 40% del valore di perizia e sempre entro il limite di 150.000 Euro; infine qualora il finanziamento abbia lo scopo di acquistare o costruire un garage o un posto auto, il limite massimo di importo concedibile scende a 75.000 Euro.
Modalità di presentazione delle domande
La richiesta di concessione di mutuo ex INPDAP può essere inoltrata esclusivamente in forma telematica tramite il sito internet dell’INPS e solo nelle finestre temporali che vanno dal primo al 10 di gennaio, di maggio e di settembre di ogni anno.
Per dar corso alla richiesta, i potenziali mutuatari devono inviare alla sede locale INPS di competenza, entro trenta giorni, una perizia redatta da un tecnico abilitato iscritto all’albo che attesti la conformità catastale, urbanistica ed energetica dell’immobile oggetto del mutuo INPDAP richiesto; devono inoltre trasmettere la relazione notarile preliminare.
Formazione della graduatoria (eventuale) e concessione del mutuo Inpdap
Alla chiusura del bando, se il plafond stanziato non è sufficiente per far fronte alle richieste pervenute, INPS provvede a stilare apposita graduatoria.
Qualora il plafond sia capiente rispetto all’importo complessivo delle domande di mutuo avanzate, il Direttore della sede competente per il territorio, in base all’ubicazione dell’immobile, esaminata la documentazione presentata dal richiedente e verificato il possesso dei requisiti, entro 15 giorni, dispone l’esecuzione di una perizia estimativa sull’immobile, a cura di tecnici dell’INPS.
Tale perizia, che deve essere redatta e consegnata al direttore della sede entro quindici giorni dall’incarico, consiste in una valutazione delle caratteristiche dell’immobile, finalizzata a verificare che i requisiti di ammissibilità della richiesta di mutuo siano soddisfatti, ed una stima del suo valore (per accertare il valore della garanzia rappresentata dall’ipoteca).
Qualora le verifiche effettuate dall’Istituto evidenzino che i requisiti non risultano soddisfatti, che la documentazione non è corretta e completa o che la perizia sull’immobile non ha dato un giudizio favorevole sull’immobile, il direttore della sede locale INPS comunica al soggetto richiedente l’esito negativo
In caso di esito favorevole delle verifiche, e quindi di approvazione della concessione del mutuo ex INPDAP, il direttore della sede INPS può dare corso alla procedura che, in generale, si configura come una normale operazione di stipula di mutuo ipotecario presso un notaio.
La sede territoriale invia al soggetto richiedente, e contestualmente al notaio, la bozza contrattuale, con le condizioni economiche e le clausole legali del mutuo. Se non emergono contestazioni o problematiche, viene fissata la data della stipula presso il notaio e il mutuatario, almeno cinque giorni prima, comunica ad INPS i dati per l’intestazione dell’assegno (per poter procedere con l’erogazione del mutuo INPDAP) e fa pervenire la documentazione che attesta l’avvenuta assicurazione sull’immobile.
Effettuata la stipula e iscritta l’ipoteca, il mutuatario riceve dal notaio l’assegno relativo all’importo richiesto, decurtato delle spese e degli oneri a suo carico.