Mutui Inpdap ideali anche in situazioni di ristrutturazione casa
Con la riforma di alcuni anni fa da parte del Consiglio dei Ministri, per consentire all’Italia una forma di risparmio importante nel Bilancio dello Stato, alcuni Enti furono definitivamente accorpati al fine di alleggerire il pachiderma burocratico di troppi apparati statali.
Uno di questo fu l’Inpdap, ente dedicato alla gestione e al sostegno dei dipendenti pubblici e statali, in seguito serviti direttamente dall’INPS, il quale ha mantenuto la gestione non solo burocratica e finanziaria del comparto, ma anche quella creditizia anche in materia di Mutui Inpdap, mutui ipotecari edilizi a tasso privilegiato i quali ancora oggi, per non confondere chi stipulò il mutuo con il precedente Inpdap, sono denominati anche ‘mutui ex inpdap’.
Quindi una forma mutualistica dedicata a dipendenti pubblici e statali ma non solo: anche gli ex lavoratori del comparto pubblico possono richiedere il mutuo, soddisfacendo alcune condizioni necessarie per l’iscrizione alla graduatoria di competenza.
Con i Mutui Inpdap quindi i lavoratori dello stato, del pubblico impiego in genere, possono solamente acquistare la loro prima casa Assolutamente no: sono previste altre forme di finanziamento ipotecarie anche per regimi di ristrutturazione di un immobile, una concessione importante per tutti coloro che, proprietari assoluti o ancora in regime di pagamento del mutuo, necessitano di un finanziamento a tasso molto conveniente grazie ai fondi concessi ai dipartimenti regionali INPS i quali concedono mutui con graduatorie quadrimestrali aggiornate.
Tra le varie tipologie di ‘mutui ex indpap’ quindi anche la ristrutturazione dell’immobile, ma vediamo con quali requisiti richiesti dall’Ente.
Requisiti per richiedere un mutuo Inpdap
I Mutui Inpdap hanno tutti, come fonte di conoscenza e informazioni, un portale istituzionale nel quale tutti coloro che fossero interessati ad un eventuale richiesta di finanziamento ipotecario (ripetiamolo, per essere esatti sino alla fine, solamente i dipendenti pubblici e statali o i pensionati ex dipendenti del pubblico impiego possono richiederlo) tra le varie pagine e informative del portale trovano tutte le informazioni necessarie per preparare la richiesta soddisfacendo i requisiti.
Anche in situazione di richiesta mutuo per ristrutturazione casa, il portale concede all’eventuale richiedente il Regolamento ufficiale per l’erogazione di mutui ipotecari agli iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, norme aggiornate nel 2024 le quali dovrebbero avere validità anche per l’anno successivo.
Per quali forme di ristrutturazione possono essere richiesti i ‘mutui ex inpdap’? Per tutti quegli interventi strutturali importanti, ammodernamenti, trasformazioni strutturali, rifacimento del tetto, ampliamento della superficie, a condizione che la proprietà della casa sia di pertinenza del dipendente pubblico, quindi iscritto nella graduatoria di competenza, o del coniuge non iscritto ma già in comproprietà.
Un secondo requisito fondamentale è che l’alloggio sia denominato come prima casa di residenza e non appartenga alla categoria immobiliare lussuosa.
I Mutui Inpdap sono di supporto a coloro che vivono al’interno di abitazioni definibili di edilizia popolare, un benefit importante per l’economia famigliare ma rivolto a dipendenti appartenenti a fasce di reddito medio-basse.
A questo punto il richiedente potrà presentare tutta la documentazione richiesta dal regolamento vigente ed entrare, se autorizzato dall’INPS perché soddisfa i requisiti del regolamento, nelle graduatorie quadrimestrali.
Il ‘mutuo ex inpdap’ riferito alla ristrutturazione della prima casa, concede una percentuale sul costo totale dell’intervento, il quale, ovviamente, dovrà essere pianificato ed illustrato in sede di richiesta del finanziamento tramite documenti prodotti da un professionista, come un geometra, nella misura del 40% massimo senza però superare il tetto dei 150000 euro complessivi.
Quali saranno quindi i tassi d’interesse per i mutui ristrutturazione prima casa?
Ristrutturare casa è spesso un onere imprevisto ma obbligatorio: alcuni interventi potranno essere anche rimandati per un periodo medio-lungo ma, il tetto da riparare, un adeguamento ai regolamenti riferiti al risparmio energetico e alla tutela ambientale degli impianti di riscaldamento, una situazione di cattiva manutenzione di infissi, porte, strutture, obbligano in un certo senso il proprietario di un immobile a dover affrontare la spesa.
I Mutui Inpdap concedono grandi privilegi ai propri dipendenti, o ex dipendenti: vediamo nella fattispecie quali sono questi benefit, anche in materia percentuale.
Parlando di tassi d’interessi, fissi e non variabili, quindi costanti per l’intera durata del debito d’ammortamento, sino al primo luglio 2015 essi erano quantificati nel 3,75%.
In seguito all’avanzamento della crisi economica, comunque stabile nei tassi finanziari degli istituti di credito, l’INPS per i ‘mutui ex inpdap’, anche in materia di ristrutturazione immobiliare, ha abbassato di quasi un punto percentuale il tasso d’interesse delle rate, portandolo al 2,95%.
Questa è l’offerta sui tassi fissi. Per quelli variabili si considera ogni sei mesi il tasso Euribor maggiorato di 200 punti ma sull’arco dell’intero anno. Bene o male queste sono le informazioni basilari per chi volesse richiedere Mutui Inpdap anche per la ristrutturazione della prima casa.
Ora non vi resta che procedere con l’iter di richiesta compilando la domanda ed inviandola nei tre scaglioni definiti dall’INPS, ovvero tra il primo ed il 10 gennaio, tra il primo ed il 10 maggio e tra il primo ed il 10 settembre.